Rincari energetici, Confartigianato si unisce al grido di allarme del sindaco Giampieri

“Siamo al fianco del sindaco di Civita Castellana nella battaglia per lo stop ai rincari delle bollette per approvvigionamento energetico che stanno mandando in crisi le piccole e medie imprese del distretto ceramico e di tutto il territorio”. Michael Del Moro, presidente di Confartigianato Imprese di Viterbo e Confartigianato Lazio, si schiera con Luca Giampieri, primo cittadino di Civita Castellana, che ha scritto al Governo per tutelare le imprese del distretto civitonico messe in ginocchio dall’aumento dei prezzi dell’energia.  “Se non si interverrà con un segnale forte, che tuteli gli interessi delle pmi, le quali, lo ricordiamo, costituiscono il 98% del tessuto economico nazionale, andremo incontro a conseguenze pesantissime che riguarderanno anche lavoratori e famiglie – spiega ancora Del Moro – perché certamente le imprese, strette nella morsa dei rincari, rischieranno di diminuire la produzione e fare maggiore ricorso agli ammortizzatori sociali. Uno scenario che, ancora in piena pandemia, non è certo confortante”.  Per Confartigianato, da tempo impegnata in questa battaglia, serve subito una riforma strutturale della bolletta elettrica: le pmi italiane, infatti, pagano il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue. Ai piccoli imprenditori l’elettricità costa 4 volte di più rispetto a una grande industria a causa dell’assurdo meccanismo “meno consumi, più paghi” applicato agli oneri parafiscali in bolletta e che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le nostre piccole imprese. Nella bolletta energetica dei piccoli imprenditori il peso degli oneri di sistema è distribuito in maniera sperequata tra le diverse categorie di utenti, in quanto non allineato all’effettivo consumo di energia. Le piccole aziende in bassa tensione, infatti, a fronte di una quota di consumi energetici del 32%, sono costrette a pagare il 49% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica, pari ad una somma di 4,7 miliardi di euro.

Qualche dato a supporto dell’allarme lanciato dal sindaco Giampieri. Il maggiore costo del trasporto e le attese di forti incrementi nei prezzi delle bollette elettriche e del gas nei prossimi mesi riducono i consumi delle famiglie di dicembre, legati alle festività di Natale, il cui valore supera del 41,8% la media degli altri undici mesi dell’anno. Una diffusa ondata inflazionistica, spinta dai prezzi dell’energia potrebbe accelerare il ritorno a politiche monetarie restrittive da parte delle banche centrali, frenando ulteriormente la ripresa in corso.

Una ampia quota di imprese subisce il doppio impatto dell’aumento dei costi energetici, che in alcuni settori diventano insostenibili, e di un calo dei consumi delle famiglie spiazzati dal repentino aumento delle spese per l’energia – aggiunge Del Moro, commentando i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato -. Si aggravano le condizioni di competitività delle piccole imprese italiane che, nel primo semestre del 2021, pagano il prezzo dell’energia elettrica più alto tra i 27 paesi dell’Unione europea”.

“Serve un riequilibrio urgente – conclude il presidente di Confartigianato Viterbo e Confartigianato Lazio -. Chiediamo più attenzione al Governo: il Decreto Sostegno bis ha, a onor del vero, avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese. Ma serve di più: il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato, ripartendo più equamente il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda e spostando parte del peso dalla bolletta alla fiscalità generale”.

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