Redditometro 2013 al via: ecco come funziona

 

  Viterbo, 8 gennaio 2013  
 

Approvato il decreto attuativo del nuovo Redditometro con gli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base dei quali il Fisco potrà determinare sinteticamente il reddito complessivo delle persone fisiche (ai sensi dell’art. 38 comma 5 del DPR n. 600/73). Si tratta di uno strumento per combattere l’evasione fiscale: la finalità principale è quella di permettere agli organi di effettuare accertamenti incrociati tra il reddito e le spese effettuate, con il fine di scoprire eventuali discrepanze tra l’effettivo tenore di vita ed il reddito dichiarato. E’ bene ricordare che gli accertamenti avranno luogo nel caso in cui lo scostamento superi il 20%. Il redditometro effettuerà controlli per i redditi a partire dal 2009, ovvero sulle dichiarazioni effettuate nel 2010. Verrà applicato alle persone fisiche e quindi professionisti, commercianti, artigiani, imprenditori individuali, dipendenti e pensionati

Da novembre 2012 il contribuente può verificare da sé la coerenza dei propri redditi utilizzando il software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate: il Redditest.  Quest’ultimo si usa inserendo i propri dati, la composizione del nucleo familiare, le spese sostenute: se il test si conclude con un semaforo rosso vorrà dire che i propri redditi dichiarati sono “insostenibili” per la capacità di spesa presunta dal Fisco.

Sulla base della ricostruzione sintetica del reddito, dal prossimo mese di marzo il Fisco potrà far scattare eventuali controlli con uno scostamento fra spese e redditi dichiarati superiore al 20%, ma prima ha l’obbligo di convocare il contribuente a cui spetta l’onere della prova: dovrà dimostrare il diverso ammontare o spiegare che le spese sono state effettuate da soggetti diversi dal contribuente o con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta, redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o esclusi dalla formazione della base imponibile. L’amministrazione finanziaria tra febbraio e i primi di marzo metterà poi a punto le liste selettive dei contribuenti a rischio evasione e da sottoporre ad accertamento.

Oltre al Redditometro, per la ricostruzione sintetica del reddito il Fisco può utilizzare anche altri strumenti come eventuali dati di spesa per l’acquisizione di servizi e di beni e per il relativo mantenimento, quota di risparmio riscontrata e formatasi nell’anno e, dal 2013, i dati su conti correnti e movimenti finanziari che banche e intermediari comunicheranno al Fisco mediante il nuovo Sid, il sistema di interscambio dati.

 

 

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