PIL torna a crescere: da gennaio produzione settori artigianato manifatturiero +1,2%

STUDI CONFARTIGIANATO
In controtendenza rispetto al -1,4% del 2015. Segno positivo in 10 dei 14 maggiori comparti artigiani

Le previsioni di autunno della Commissione europea evidenziano un ritmo di crescita moderato in Europa, con prospettive gravate da “l’incertezza politica, la lentezza della crescita al di fuori dell’UE e la debolezza del commercio mondiale“. Il PIL della zona euro segna un aumento dell’1,7% nel 2016, dell’1,5% nel 2017 e dell’1,7% nel 2018, revisionando al ribasso le previsioni di primavera che indicavano per il prossimo anno una crescita dell’1,8%. La crescita del PIL per l’Italia mostra una traiettoria inferiore rispetto alla media europea, fermandosi allo 0,7% quest’anno, allo 0,9% nel 2017 e all’1,0% nel 2018, in ribasso rispetto alle precedenti previsioni che indicavano 1,1% nel 2016 e 1,3% nel 2017; nella media del triennio di previsione 2016-2018 l’Italia ha la velocità di crescita più bassa nell’Unione europea. In chiave trimestrale, dopo la deludente “crescita zero” registrata nel secondo trimestre 2016, la stima preliminare pubblicata stamane dall’Istat indica per il terzo trimestre di quest’anno un aumento del PIL dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, in linea con la media Eurozona.
Al miglioramento del trend di crescita contribuisce una buona performance della produzione manifatturiera. L’analisi dei dati pubblicati giovedì scorso evidenzia un bilancio della produzione manifatturiera nei primi nove mesi del 2016 – al netto degli effetti di calendario – in aumento tendenziale dell’1,7%, un ritmo più intenso dell’1,0% registrato nello stesso periodo del 2015. In chiave settoriale nei primi nove mesi del 2016 si osserva un segno positivo per la produzione di Beni strumentali (+3,6%) e di Beni intermedi (+2,1%) mentre ristagna quella di Beni di consumo (-0,3%); in controtendenza l’Energia (-3,6%), anche rispetto al 2015 quando la produzione del comparto segnava un aumento del 2,6%.
Considerando la produzione manifatturiera con la composizione settoriale dell’artigianato si registra nei primi nove mesi del 2016 una crescita dell’1,2% di mezzo punto meno intensa della media del Manifatturiero ma in controtendenza rispetto al calo dell’1,4% registrato nel 2015.
Prendendo a riferimento i quattordici principali settori manifatturieri artigiani con oltre 20.000 addetti – che impiegano il 95,7% dei 945.377 addetti dell’artigianato manifatturiero – in dieci comparti (73,0% occupazione manifatturiera artigiana) si registra un aumento della produzione: Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (5,1%), Legno (4,3%), Macchinari ed apparecchiature n.c.a. (3,5%), Mobili (2,5%), Prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) (2,5%), Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (2,4%), Gomma e materie plastiche (2,2%), Tessile (2,0%), Alimentare (0,7%) ed Apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche (0,1%). Inoltre si evidenzia che sei di questi settori in crescita(41,2% dell’occupazione manifatturiera artigiana) risultano in controtendenza rispetto al calo registrato nel 2015: si tratta di Legno, Mobili, Prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature), Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, Tessile ed Apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche. In maggiore ritardo Abbigliamento e pelletteria (-5,5%) che inverte la tendenze positiva (+2,6%) dello stesso periodo dello scorso anno.

Questo elemento è stato inserito in News. Aggiungilo ai segnalibri.